Progettare un pozzo geotermico: la consulenza del Geologo, i contenuti della relazione geologica e idrogeologica, le modalità di gestione delle acque di scarico e la normativa che ne regola l'uso. |
Prima fra tutte la necessità di ricadere entro i limiti di prelievo, imposti per questi pozzi, ossia portate massime di 2 litri al secondo e volumi di prelievo annuo massimi di 5000 metri cubi.
Generalmente si tratta di valori di prelievo adeguati a soddisfare le esigenze di riscaldamento invernale e raffrescamento estivo di alcune piccole utenze. Un singolo pozzo può soddisfare il fabbisogno energetico di 2-3 appartamenti di medie dimensioni (da verificare comunque, avvalendosi della consulenza di un termotecnico).
In nessun caso è invece ammesso lo smaltimento in fognatura bianca, poichè essa è riservata al collettamento delle acque di derivazione meteorica (scarichi da pluviali, piazzali, cortili, ecc.).
Altro aspetto di non marginale importanza è dato dalla temperatura delle acque, in fase di reimmissione. Nel caso di recettori naturali (fiumi, torrenti, rii, ecc.) essa non potrà superare i + 3° C a valle dello scarico. Nel caso di corsi d'acqua artificiali, invece, non è ammesso il superamento della soglia termica di + 35° C. In quest'ultimo caso il superamento del limite appare, in definitiva, alquanto improbabile.
- indagine geologica e predisposizione di relazione geologica e idrogeologica, nella quale vengano specificate le caratteristiche principali della falda da captare, che dovrà essere di tipo freatico. Inoltre andrà definita la quota della base del primo acquifero, allo scopo di evitare la messa in comunicazione della prima falda freatica con le falde sottostanti;
- sulla base delle informazioni fornite dal Geologo, dovrà essere redatto un progetto del sistema di emungimento, il quale indichi lo schema del pozzo da trivellare, il suo posizionamento e l'assenza di interferenze con opere preesistenti e autorizzate;
- presentazione di un'istanza per lo scarico in recettore superficiale, al Comune di residenza, una volta ottenuto l'assenso scritto da parte del gestore del canale, rio, ecc.;
- esecuzione delle verifiche di compatibilità ambientale, delle acque emunte dal pozzo, con lo stato ambientale del recettore superficiale.